Luís Sepúlveda: il cantastorie cileno che ha conquistato il mondo

Luís Sepúlveda: il cantastorie cileno che ha conquistato il mondo

C’era una volta, in un piccolo paese ai piedi delle Ande, un bambino con gli occhi pieni di sogni e la testa piena di storie. Si chiamava Luís, e fin da piccolo amava ascoltare i racconti dei nonni, le leggende degli indios e le avventure dei marinai. Crescendo, Luís scoprì che le storie erano il suo modo di vedere il mondo, di comprenderlo e di cambiarlo.

La sua vita fu un romanzo d’avventura, un susseguirsi di incontri, viaggi e battaglie. Giovane ribelle, lottò contro la dittatura, conobbe la prigione e l’esilio, e in ogni tappa del suo cammino trovò una storia da raccontare. Come un moderno Ulisse, navigò per i mari del mondo, approdando in porti lontani e incontrando personaggi indimenticabili.

E fu proprio in Italia, terra di cantastorie e di poeti, che Luís trovò una seconda patria. Qui, tra le colline toscane e i vicoli genovesi, visse per molti anni, amando la lingua, la cultura e il calore della gente. In particolare, amava molto la Toscana, e vi trascorse molto tempo. L’Italia divenne un rifugio, un luogo dove le sue storie potevano risuonare libere e incontrare nuovi cuori.

Nel 1989, Luís ci regalò un’opera che avrebbe cambiato per sempre la sua vita e quella di milioni di lettori: “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore“. Un racconto semplice e potente, ambientato nella foresta amazzonica, dove un uomo e la natura si fondono in un’unica, struggente melodia. Un inno alla lentezza e alla saggezza, un grido d’amore per la Terra.

Da quel momento in poi, le sue storie, come “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare“, una favola ecologica sull’amicizia e sulla diversità, e “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza“, un racconto sulla ricerca della propria identità e sul valore del tempo, divennero delle vere e proprie favole per adulti, capaci di parlare al cuore di grandi e piccini.

Luís Sepúlveda non era solo uno scrittore, ma un cantastorie, un uomo che sapeva trasformare la vita in leggenda. Le sue parole erano come semi, capaci di germogliare nei cuori e di far nascere fiori di speranza e di cambiamento.

Ma la vita di Sepúlveda non si limitò alla letteratura. Fu anche un attivista politico, un giornalista, un regista e un viaggiatore instancabile. La sua passione per la natura lo portò a collaborare con Greenpeace, a bordo delle cui navi solcò gli oceani per difendere l’ambiente.

Purtroppo, il cantastorie cileno ci ha lasciati troppo presto, il 16 aprile 2020, a Oviedo, in Spagna, a causa del Covid-19. Ma la sua voce, le sue storie, il suo amore per la vita e per la libertà, continuano a vivere nei suoi libri, nei suoi personaggi, nelle sue parole.

Un invito alla lettura

Se non avete mai avuto il piacere di immergervi nelle storie di Luís Sepúlveda, vi invito a farlo. Scoprirete un mondo di emozioni, di avventure e di personaggi indimenticabili.

Bibliografia essenziale

  • Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” (1989): Un inno alla lentezza e alla saggezza, un grido d’amore per la Terra.
  • La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare” (1996): Una favola ecologica sull’amicizia e sulla diversità.
  • Patagonia Express” (1995): Un viaggio avventuroso nella terra dei fuochi, alla scoperta di un mondo selvaggio e incontaminato.
  • Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” (2012): Una favola sull’amicizia e sulla tolleranza, ambientata nel cuore di Parigi.
  • Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” (2013): Un racconto sulla ricerca della propria identità e sul valore del tempo.

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